Durata: l’incontro dura circa un’ora (o poco più). L’intero progetto richiederebbe più giorni, almeno tre/quattro, ma si può provare a ridurre la tempistica, concentrando le attività in una sola giornata o pomeriggio, magari eliminando alcuni passaggi.
Età: per tutti, dai 3 anni ai 90 anni, quindi possono partecipare anche i genitori e i nonni, se vogliono. Chiaramente le discussioni saranno adattate all’età dei partecipanti, ricorrendo ad esemplificazioni per i più piccoli e ad approfondimenti per i più grandi.
Materiali: libro “L’ombra di Babbo Natale”, quaderno per le annotazioni, fogli d’album, matite, colori.
Percorso Operativo: il progetto contiene un percorso formativo dettagliato che ne guida lo svolgimento…
Temi: amicizia, diversità, incontro, consumismo, altruismo, generosità, egoismo, fantasia, sogno, speranza
Questi temi vengono affrontati attraverso un percorso “dentro” il libro, leggendo lentamente, confrontando insieme le emozioni e le idee che scaturiscono dalla lettura man mano che essa procede. In questo modo i bambini (ma anche i genitori) assaporano il piacere della lettura e imparano a riflettere sulle immagini che la lettura suggerisce all’anima e alla mente. Imparano a confrontarsi con gli altri, a mettere fuori le proprie idee e ad esprimere le proprie emozioni. Scoprono che un libro può farci viaggiare in terre lontane, farci scoprire la nostra identità e anche le idee degli altri che spesso sono diverse, ma anche analoghe alle nostre. La diversità può dunque essere fonte di arricchimento, attraverso lo scambio. Un libro può farci viaggiare in terre lontane e aprire universi sconfinati. Può farci viaggiare anche dentro noi stessi, per aiutarci a conoscerci meglio e a scoprire i nostri talenti e le nostre potenzialità.
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“In casa di Babbo Natale, una mattina di metà dicembre, la sveglia trillò prima del solito. Bisognava alzarsi presto, c’era un’enorme quantità di lavoro da sbrigare.
Il buon vecchio si stropicciò gli occhi e stiracchiò le sue articolazioni ormai secolari. Quindi si catapultò fuori dal letto, raggiunse la finestra e scostò la tenda per dare un’occhiata fuori. Appiccicando il naso al vetro opaco di brina, guardò verso il bosco. Tutto era avvolto in un gran silenzio. Dal cielo venivano giù fiocchi soffici e cristallini che si poggiavano lievi sul paesaggio. Non si muoveva nemmeno un ramo, nessun alito di vento. Perfino il tempo sembrava fermo. Quello spettacolo strappò a Babbo Natale un sorriso di ottimismo, la giornata cominciava bene. Si trasferì in cucina e, mentre preparava una tazza di cioccolato bollente, sentì dei rumori provenire dalla stalla. Era lo scalpitio delle le renne. Le poverette avevano una gran fame e attendevano impazienti la razione quotidiana di biada. Babbo Natale si affrettò a terminare la colazione, fece una doccia calda e si vestì di tutto punto per affrontare il gelo fuori. Si avviò in direzione della stalla camminando attraverso un meraviglioso silenzio di neve. Non c’era nessuno in giro, ad eccezione della sua ombra che lo seguiva infreddolita e tremolante. Le ombre, infatti, nascono dalla luce e dal calore del sole, per questo fanno una gran fatica ad adattarsi al freddo. Di sicuro quella di Babbo Natale, anche se magica, non era diversa dalle altre in questo.
Arrivato alla stalla il vecchio raccolse il fieno dalle ceste e lo avvicinò alle renne. Poi regalò ad ognuna di loro una carezza sul dorso e tornò in casa per mettersi a lavoro.
C’era da esaminare la posta, dare disposizioni agli elfi per la preparazione dei doni e assicurarsi che ogni dettaglio fosse esattamente come lo avevano descritto i bambini. Occorreva molta precisione per evitare errori. Bisognava fare attenzione a non scambiare gli indirizzi dei destinatari, cosa non facile data l’enorme quantità di corrispondenza giunta da ogni parte del mondo.
“Coraggio si comincia!” esclamò inforcando gli occhiali Babbo Natale. Seduto alla scrivania aprì la prima lettera:
“Caro Babbo Natale,
so bene che non esisti e sei soltanto un impiegato della multinazionale dei giocattoli. Quindi pretendo da te puntualità e precisione. Mio padre ha già versato l’anticipo e pagherà il saldo dopo la consegna. Guardo molta pubblicità e sono al corrente delle ultime novità. Pertanto ti informo che il modellino di nave spaziale che preferisco è il n°341, quello più aggiornato. Non dimenticare di inserire le pile nel pacco, perché voglio usarlo subito. Infine ti raccomando di non fare rumore quando arriverai, perché in famiglia si gioca a tombola e io devo stare attento a vincere, non posso distrarmi.
Steven”
Dopo la lettura di questo e dei successivi brani del racconto, potrà essere aperta una conversazione di carattere informale, all’interno della quale si proporranno alcune domande (ecco alcuni esempi):
– In quale nazione abita Babbo Natale?
– Com’è il clima nel paese di Babbo Natale?
– Hai mai visto la neve? Cosa provi quando fuori nevica?
– Ti sembra che Babbo Natale sia contento di svolgere il suo compito?
– Tu che compiti hai nella giornata? Sei contento di svolgerli?
– Conosci persone contente di svolgere il loro compito? E persone che invece non lo sono?
– Cos’è un’ombra secondo te?
– Da dove scrive Steven?
– Cosa vuole Steven da Babbo Natale? Chi crede che sia Babbo Natale?
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Dopo aver lasciato abbondante spazio alla discussione, si prosegue con la lettura della storia…
I disegni dei bambini:
PHOTOGALLERY
Per avere il progetto completo, con le varie unità didattiche che possono essere sviluppate durante il percorso, contattare:
ladridifavole@gmail.com
Realizzato presso:
Data | Sede |
18/12/2008 | Sc. Primaria “D. Alighieri” – Castiglione delle Stiviere (BS) |
11/01/2009 | Scuola Primaria “Don Milani” – VIII Circolo – Salerno |
25/02/2011 | Scuola Primaria Monte Cervino – Foligno (PG) |
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[…] libro è collegato un progetto educativo condotto nelle scuole Primarie di molte città d’Italia. Ne ha parlato anche la Rivista […]