Fiabe della buonanotte

di R. Tiziana Bruno

Gabriel Pacheco 909

La giornata chiede di essere spenta lentamente, le fatiche grandi e piccole chiedono riposo, la luce desidera allontanarsi per far posto al buio, almeno per un po’.

Questo è il momento più magico che ci sia, quando la luna affonda il suo sorriso ne blu del cielo. E’ il momento propizio per accompagnare il sonno.
Una fiaba serve anche a questo, a far riposare la mente senza spegnerla.
Perché dormire non è “smettere di far qualcosa”, ma è l’ingresso nel mondo del desiderio, della gioia immaginata da cui attingiamo la forza di sperare  e di cambiare le cose.

Le fiabe della buonanotte potete ascoltarle qui, dalla voce calda e serena di attori bravissimi. Scegliete quella che vi piace, insieme ai vostri piccoli. Basta un semplice click qui —–> Mappamondo di fiabe

Illustrazione: G. Pacheco

4 commenti

  1. Bell’idea, ma purtroppo continuo ad essere dell’opinione che le fiabe debbano essere “raccontate” (più che lette) dalla viva voce dei genitori.

    • Sì, è vero. La reale natura della fiaba sta nel suo poter essere raccontata dalla viva voce di qualcuno. Ma anche i libri svolgono una funzione essenziale, invogliando alla riflessione.
      Quanto alla radio, in effetti anch’essa possiede qualcosa di “magico” che aiuta l’ascoltatore a produrre immagini e idee con la propria testa, evitando di fornirle già pronte come invece fa la televisione.
      Il racconto è vitale, non a caso l’umanità racconta storie sin dai suoi albori. Raccontare dunque è indispensabile, servendosi di ogni mezzo.
      E poi… una fiaba alla radio può essere ascoltata da bambini e genitori insieme e diventare un momento importante di gioco e di riflessione per tutta la famiglia.

  2. Certo è vero. Ma anche ascoltare insieme ha il suo valore. Partecipare all’ascolto insieme è un atto intimo e fortemente emotivo. Infondo le fiabe non sono narrazione per l’infanzia; non solo. Un adulto che legge una fiaba o un racconto è sempre un adulto che ha l’iniziativa e dirige. Un adulto che con un bambino ascolta, si emoziona, impara è un adulto che condivide un’avventura. Per entrambi è un’avventura.

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