7. La paura è fatta di niente

Percorso di educazione all’affettività, alla lettura, al ragionamento e all’immagine.

di Rosa Tiziana Bruno

Questo progetto ha l’obiettivo di sviluppare abilità di  lettura, di ragionamento e di riflessione, attraverso l’esperienza del dialogo come processo di costruzione collettiva di conoscenza e di senso. Mirando, soprattutto, alla consapevolezza delle proprie emozioni, comprese quelle collegate alla paura, e al superamento di esse attraverso il dialogo.

Età: da 2 a 11 anni
Numerose indagini hanno rivelato la necessità di trovare risposte adeguate ai bisogni espressi dai bambini oggi, anche alla luce dei cambiamenti sociali e culturali che sono in atto. Spesso nella scuola gli alunni evidenziano “debolezze” sotto il profilo dello sviluppo affettivo. Manifestano bisogni d’accoglienza, di ascolto, di rassicurazione, di mediazione. Tali bisogni risultano poi amplificati con la presenza di alunni stranieri. Il confronto non è sempre facile. Alle proprie personali insicurezze si sommano quelle ambientali e sociali.
Occorre trasformare gli atteggiamenti problematici dei bambini in capacità di affrontare la realtà scolastica e sociale.
Ma serve anche creare spazi di dialogo per tutti, dove ognuno sia a suo agio e libero di esprimersi e comunicare sé stesso. La mancanza di comunicazione e la scarsa esplorazione del proprio sé, sono tra le cause principali di molti disagi: bullismo, disturbi dell’apprendimento, disturbi relazionali, disturbi del sonno, disturbi alimentari

La paura è fatta di niente è un breve percorso di educazione affettiva che si inserisce in una finalità più ampia di educazione alle abilità di ragionamento. Lo scopo è quello di promuovere una crescita ed una maturazione sociale ed affettiva degli alunni attraverso l’incontro con i sentimenti e le emozioni in un clima di fiducia e di rispetto, dove ciascuno può sentirsi sicuro di esprimersi, di ascoltare e di essere ascoltato. E’ importante scoprire che la paura è un’emozione naturale che appartiene a tutti. Un’emozione che a volte è perfino utile, ma che spesso è “fatta di niente”… Inoltre, occorre imparare ad esprimere e riconoscere negli altri queste emozioni anche attraverso le immagini grafiche e il linguaggio del corpo. E questo è utile per tutti noi…

Temi: emozioni, paura, diversità, incontro, fantasia, sogno, realtà, speranza, amicizia, colori, immagini, comunicazione, movimento

Ambiti disciplinari: Area affettivo-relazionale/ Area linguistica/ Area artistico-grafica

Obiettivi:
–  sviluppare le proprie abilità percettive, linguistiche, espressive
–  forme di linguaggio iconico, corporeo e gestuale per esprimere le emozioni
–  codici non verbali per comunicare/esprimere/riconoscere le emozioni
–  imparare ad interagire con i compagni e con gli adulti durante una discussione
conoscenza di sé stessi
– consapevolezza delle proprie emozioni
– capacità di considerare il punto di vista dei propri amici e familiari
– rappresentare graficamente e verbalmente i fatti vissuti e narrati
– capacità di tradurre in simboli grafici il proprio pensiero e i propri sentimenti

Durata: ogni singolo incontro dura circa un paio d’ore. I tempi e le modalità variano in base all’età dei bambini e anche al numero di partecipanti. Negli Asili Nido, ovviamente, la narrazione deve essere molto ritmata e cadenzata e il testo indicato “la paura è fatta di niente” si presta a questo proprio perché è scritto in rima, come fosse una sorta di fiaba-filastrocca.

Età: da 2 anni a 11 anni.

Naturalmente le discussioni saranno adattate all’età dei partecipanti, ricorrendo ad esemplificazioni per i più piccoli e ad approfondimenti per i più grandi.

Materiali: libro “La paura è fatta di niente”, quaderno per le annotazioni, fogli d’album, matite, colori.

Percorso Operativo:

1)    La fiaba: lettura in classe della fiaba “La paura è fatta di niente
2)    Il bosco e le paure: discussione sulle paure, seguendo il percorso indicato dalla fiaba appena letta, riflettendo su testo e illustrazioni
3)    Appunti: raccolta e trascrizione delle risposte in un elenco stilato nell’ordine d’importanza  attribuito dai bambini alle varie riflessioni emerse
4)    Comunicare con il disegno: ognuno disegna le proprie paure, raffigurandole simbolicamente e nel modo più spontaneo possibile.
5) Mostriamoci!: allestimento di una piccola galleria dei disegni prodotti
6)  Mimiamo: proviamo a imitare le facce della paura…per far paura alla paura?!

Conduzione della discussione, come coinvolgere il gruppo-classe (fase due)…

Per avere il progetto completo scrivi a: ladridifavole@gmail.com

FOTO/PHOTOGALLERY

Il progetto è stato realizzato in moltissime scuola e asili dalle maestre, in maniera autonoma, quindi senza la presenza dell’autrice, utilizzando il testo indicato.
Le strutture presso le quali l’autrice ha realizzato personalmente il laboratorio sono:

Data Sede
17/11/2010 Scuola Primaria “Virgilio” – Eboli (SA)
25-26/11/2010 Bibilioteca Sala di lettura “Satta” – Nuoro
09/12/2010

12/05/2010

21/05/2011

23/09/2011

Scuola Primaria “V. Veneto” – Atripalda (AV)

Teatro RAABE – Roma

Biblioteca Nova – Firenze

Istituto Comprensivo “Baldacchini” di Barletta

 

4 commenti

  1. Cara Rosa, vorrei iniziare il progetto della didattica con la fiaba in una classe prima partendo dalla lettura della “Paura è fatta di niente”, poi con ” La pasticceria Zitti” e proseguire con le fiabe classiche. cosa ne pensate? Se il tutto dovesse procedere con successo con i miei piccoli alunni, sarebbe gentilmente disponibile a incontrarci??

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