
“Per combattere il male un’arma esiste: l’educazione.
Bisogna diffonderla, esercitarla sempre.
Non arrendendosi mai”
Elie Wiesel
Nella scuola, ragazzi e ragazze compiono un percorso fondamentale di crescita umana. Proprio durante questo percorso è possibile intervenire per rimuovere quegli stereotipi culturali e comportamentali che causano la distorta costruzione dei ruoli maschili e femminili. E’ da questa distorsione che scaturisce la violenza sulle donne.
Colpisce il fatto che nel 2017 il ruolo della donna sia ancora considerato “subordinato” rispetto a quello maschile. E lascia stupefatti che si agisca “contro” di lei senza filtri: si espongono ragazze seminude negli spot, si consiglia alle bambine di non sognare professioni “ingegnose”, si suggerisce alle mogli di subire in silenzio mariti prepotenti. Fino ad arrivare a picchiare forte e poi – il passo è breve- a uccidere.
Cosa fare per restituire alle donne il rispetto che meritano?
Possiamo inasprire le punizioni, ma siamo sicuri che basti a cambiare la mentalità dei violenti? Davvero vogliamo che gli uomini rispettino le donne solo per timore di una punizione?
Evidentemente no. Serve rispetto profondo, stima reciproca e comprensione. Cose essenziali per il progresso di ogni società, altrimenti si precipita nell’abisso.
Le donne devono essere considerate promotrici e beneficiarie del cambiamento. Occorre investire sui talenti delle donne e attribuire loro il potere di coltivarli e valorizzarli, per il bene di tutti.
Da dove cominciamo? Per esempio dai banchi di scuola.
Avete notato che quasi tutti i protagonisti dei libri di Storia sono uomini? Anche i protagonisti dei romanzi per ragazzi sono più spesso maschili. E allora spezziamo la catena! Proponiamo letture con personaggi femminili affascinanti e avventurosi, pieni di iniziativa e di inventiva. Perché è così che sanno essere le donne, quando vengono lasciate libere di esprimersi.
Leggiamo in classe una storia bella e intrigante, in cui la donna non appare come subordinata, ma sullo stesso piano dell’uomo. Approfondiamo la conoscenza di quei personaggi storici femminili di cui non si parla mai. Curiosiamo nelle loro vite, nei talenti che hanno regalato al mondo.
Fare lunghi sermoni contro la violenza non serve, come potrebbe funzionare?
In buona fede, noi adulti spesso spendiamo le nostre energie in lunghi discorsi, come forse i nostri genitori facevano con noi. Ma le cose sono cambiate, il dialogo adulti-ragazzi ora segue altre modalità. Leggere invece no, ha sempre lo stesso fascino.
E allora quest’anno, per la giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, lanciamoci nell’avventura della lettura “al femminile”. Proponiamo libri con protagoniste donne, con ruoli non subordinati e tantomeno da vittima! Leggiamo storie da cui emerge la forza vibrante dell’intelligenza femminile.
La mia proposta per il 2017 è un romanzo storico con dentro un personaggio realmente esistito: Asellina, alle falde del Vesuvio, nel 69 d. C., nella città di Pompei, provincia dell’impero romano.
Una madre che indaga su fatti misteriosi, insieme ai suoi tre figlioli. Ebbene sì, una detective donna in pieno impero romano! Una donna imprenditrice, che gestiva una locanda nel centro della città. Di lei si è parlato poco, invece merita attenzione. Com’era la vita quotidiana di Asellina?
Il romanzo la descrive con precisione storica e ci conduce alla scoperta di speranze, giochi, intrighi, misteri, azioni propositive di cui le donne erano protagoniste nell’epoca romana.
Strano, vero? Ci hanno sempre detto che le donne non contavano molto. La verità storica è ben diversa, proviamo a scoprirla seguendo Asellina, ne varrà la pena!
Un viaggio avventuroso attraverso temi importanti come uguaglianza sociale, convivenza pacifica, lotta alla violenza e parità tra uomo e donna.
In appendice sono presenti le ricette della cucina dell’epoca, fedelmente ricostruite e facili da preparare ancora oggi, attraverso le quali Asellina dava alla sua città lezioni di stile e di saggezza. Pagina dopo pagina, un batticuore continuo, fino alla scoperta del “colpevole”.
Per riflettere insieme su come il progresso nasca dal meraviglioso incontro tra l’intelligenza maschile e quella femminile. E trasmettere in modo naturale il senso del rispetto nei confronti di ogni donna.
*Il libro è adatto come strumento didattico, offrendo numerosi spunti per laboratori e attività. Per ricevere una copia del progetto: ladridifavole@gmal.com
Il libro potete trovarlo cliccando sul fiore —>