di R. Tiziana Bruno
Cosa succede al nostro cervello mentre raccontiamo o leggiamo una storia ad altri?
Dopo avere esplorato le reazioni neuronali ed emotive che avvengono mentre siamo immersi nella lettura e mentre ascoltiamo un racconto, è sensato chiedersi cosa accade invece a chi narra ad alta voce.
Solitamente chi racconta conosce in anticipo la storia (a meno che non sia un improvvisatore), dunque per il narratore la trama non costituisce una “sorpresa”. Questo potrebbe indurci a ipotizzare che le reazioni neuronali siano diverse tra chi legge e chi ascolta. Ma è davvero così?
Un gruppo di ricercatori di Princeton ha osservato, attraverso la TAC, le reazioni del cervello di chi racconta facendo una straordinaria scoperta: le aree neuronali attivate sono le stesse che si “illuminano” in chi ascolta. Quindi, mentre leggiamo ad alta voce una storia, o mentre raccontiamo, chi ci ascolta entra “nella nostra mente”. Avviene quello che potremmo definire un incastro perfetto di pensieri ed emozioni.
Ma c’è ancora dell’altro.
Lo studioso Paul Zak ha scoperto che l’ossitocina (ormone collegato all’empatia) e il cortisolo (collegato all’attenzione) vengono prodotti dal cervello durante la narrazione, seguendo precisamente l’andamento della storia. A mano a mano che gli episodi raccontati si fanno più intensi e drammatici, il cervello aumenta la produzione di cortisolo, per poi rilasciare un gran quantitativo di ossitocina al momento del lieto fine o quando il protagonista porta a termine la sua sfida. E questo processo avviene in maniera identica e in contemporanea anche in chi ascolta. L’andamento della produzione di ormoni è perfettamente all’unisono, dunque abbiamo la prova di quanto sia forte la relazione che si crea tra chi racconta e chi ascolta.
—